Inarc Progetti s.r.l.
Società di progettazione generale

 

Laureato in architettura nel 1976 al Politecnico Di Milano con la votazione di 100/100.
Si occupa della progettazione edilizia e d’interni, della ricerca per lo studio dell’impatto ambientale e della pianificazione del territorio.
Dal 1976, come libero professionista, é iscritto all’Ordine degli Architetti di Como e dal 1986
a quello degli Architetti Svizzeri.
Ha maturato le sue esperienze professionali in Italia ed all’estero.
E’ stato consulente di diverse Amministrazioni Pubbliche e lui stesso ha ricoperto importanti cariche elettive.

Nella mitologia greca, Dedalo è l’eroe che personifica le origini dell’attività costruttiva. Edificò il celebre labirinto, dal quale fuggirà con il figlio Icaro con ali di piume e cera.
Il sapere di Dedalo discende da una categoria mentale che i greci chiamavano la métis, dal nome della dea madre di Atena, che Zeus sposò e poi inghiottì per appropriarsi delle sue qualità. La métis dei greci, ovvero l’intelligenza dell’astuzia si manifestava su piani molto diversi tra loro ma sempre per fini molto pratici: il saper fare, la prudenza, l’arte. La métis implicava anche una serie di attitudini mentali come il fiuto, la sagacia, l’abilità.
Architetto e progettista, dotato delle anzidette qualità, Alfio Balsamo svolge un ruolo di regia nei due grandi studi di cui è a capo. Conoscendo limiti e possibilità del suo sistema, egli si presenta “regista” chiamato a dar voce e armonizzare un sistema di “materiali” e di collaboratori dotati ciascuno di una propria precisa identità.
Adottando il ruolo di regista non perde mai il controllo sugli aspetti essenziali della sua professione; il suo compito diventa quello di coordinare, sulla base di una sua idea di progetto, le competenze e le capacità dei suoi collaboratori.
Ha studio a Campione d’Italia, Como e Bissone (Svizzera). Professionista preparato, osservatore, continuamente stimolato da una realtà sempre in evoluzione da cui non si estranea mai, Balsamo deve la concezione del suo ruolo anche ai tempi dei suoi studi presso il Politecnico di Milano, dove si è laureato con il gruppo di Aldo Rossi. All’architettura del maestro si è continuamente ispirato per i suoi progetti.
I suoi numerosi incarichi politici ed istituzionali gli hanno consentito una profonda conoscenza dei problemi del territorio comasco e del vicino Canton Ticino, unitamente ai problemi della gente ad esso collegato. Iscritto anche all’ordine professionale svizzero, ha ampliato il campo del suo intervento professionale anche alla Confederazione elvetica.
Queste molteplici posizioni che occupa nella società lo hanno portato a sviluppare una particolare sensibilità verso i problemi urbanistici, di impatto ambientale oltre che a quelli legati all’architettura.
In questa ottica si colloca l’incarico ricevuto dall’Amministrazione Provinciale di Como, insieme ad altri professionisti, per la redazione dei Piani paesaggistici della Provincia stessa.
L’impegno del progettista e la originalità delle impostazioni progettuali ne fanno un esempio emblematico di ricerca di progettazione di spazi psicologici, cioè di spazi progettati per rispondere alle esigenze di ogni fase evolutiva.
Nell’edilizia residenziale, parte centrale della sua attività, ha focalizzato il problema principale: la qualità della vita. Nei suoi progetti dominano spazi esatti, controllati nella forma, nell’orientamento, nella dimensione, affinché il loro uso sia vantaggioso e proficuo tanto per l’individuo quanto per la collettività.

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